Black Knight, un oggetto oscuro in orbita intorno alla Terra

black knight

Durante la prima missione dello Space Shuttle (STS-88) sullo IIS nel 1998, sono emerse una serie di immagini controverse di un grande oggetto nero sospeso in orbita bassa.

L’oggetto in questione è stato soprannominato “Black Knight”, sia che si trattasse di un satellite alieno?

Secondo alcuni, la NASA e il governo degli Stati Uniti nascondono l’esistenza di un satellite extraterrestre artificiale in orbita quasi polare che osserva l’umanità da almeno 12.000 anni.
Il nome deriverebbe da un’astronave aliena che John Keel ha descritto in orbita intorno alla Terra a Disneyland degli Dei nel 1988.

Teorie aliene

Secondo gli ufologi, la parte più sorprendente del misterioso “Black Knight“in italiano “Cavaliere Nero“è il fatto che è bloccato in orbita polare intorno alla Terra.
Le orbite polari sono spesso utilizzate per mappare e osservare la Terra, catturando immagini delle condizioni vitali del pianeta e scannerizzandolo nel tempo. Quindi non sarebbe altro che una sonda di ricognizione.

Le agenzie di monitoraggio di tutto il mondo hanno riferito di aver raccolto segnali radio dall’oggetto anomalo per oltre 50 anni.
Andando indietro nel tempo troviamo, già nel 1930, i rapporti di alcuni astronomi internazionali, che segnalavano la presenza di misteriosi segnali radio presumibilmente provenienti dal “Black Knight“.
Alcuni ritengono che vi sia una connessione con il fenomeno dei long delayed echoes e riferiscono che Nikola Tesla ha captato un segnale radio che è stato ripetuto più volte nel 1899 e che si credeva provenisse dallo spazio.

L’ipotesi che il Cavaliere Nero sia un satellite è nata nel 1954, quando molti giornali, tra cui il St. Louis Post-Dispatch e il San Francisco Examiner, pubblicarono storie attribuite al ricercatore di UFO Donald Keyhoe, il quale affermava che l’aviazione militare statunitense aveva identificato due satelliti di origine sconosciuta in orbita attorno alla Terra.

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Nel febbraio 1960 la Marina degli Stati Uniti ha segnalato un oggetto nero che girava in orbita inclinata a 79° dall’equatore e con un periodo orbitale di 104,5 minuti. Fu anche notato che aveva un’orbita molto strana, con un apogeo di 1728 km (1074 mi) e un perigeo di soli 216 km (134 mi).

Ancora più misteriosamente, la Gruman Aircraft Corporation ha mostrato interesse per il presunto satellite alieno. Il 3 settembre 1960, sette mesi dopo il rilevamento del satellite da parte del radar, una telecamera di monitoraggio situata nello stabilimento di Grumman a Long Island ha catturato una fotografia del “Cavaliere Nero“.

Tre anni dopo il primo avvistamento del Cavaliere Nero, il 15 maggio 1963, fu lanciato il primo volo spaziale e a bordo (del Mercury-Atlas 9) c’era l’astronauta-pilota Gordon Cooper.
Durante quel volo spaziale, Gordon stesso riferì di aver visto un misterioso UFO, più precisamente un oggetto verde incandescente davanti alla sua capsula, in lontananza e in movimento verso la sua navicella. La stazione di monitoraggio di Muchea, in Australia, ha riferito che l’oggetto avvistato da Cooper era reale e che il radar ne ha rilevato la presenza nello spazio. L’oggetto viaggiava da est a ovest.

Nel 1973 lo scrittore scozzese Duncan Lunan analizzò i dati dei ricercatori radio norvegesi e giunse alla conclusione che avevano prodotto una mappa stellare che indicava la strada per Epsilon Boötis, una stella doppia nella costellazione Boote.
L’ipotesi di Lunan era che questi segnali fossero trasmessi da un oggetto di 12600 anni fa situato in uno dei punti di Lagrange della Terra.
Duncan scoprì più tardi che la sua analisi si basava su dati imperfetti e li ritirò, senza mai menzionare il relitto orbitante nero.

Alcuni ufologi, analizzando la foto del “Black Knight“, hanno pensato che il veicolo potesse essere in realtà la navicella spaziale di Pakal, un’ipotetica navicella Maya trovata dal controverso pseudo-archeologo Erich von Däniken.

Teorie scientifiche

Black Knight

Il cosiddetto satellite Black Knight non dovrebbe essere altro che detriti spaziali, fotografati dall’equipaggio dello Space Shuttle Endeavour l’11 dicembre 1998 durante l’ottantottesima missione del Programma Space Shuttle.

L’ottantottesima missione del programma Space Shuttle è stata lanciata il 4 dicembre 1998 dal John F. Kennedy Space Center, Cape Canaveral. È stata la prima missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale. Lo Space Shuttle Endeavour portava a bordo del modulo US Unity che, durante la missione, è stato agganciato al modulo russo Zarja.
Durante una delle attività extraveicolari necessarie per completare l’unione e il collegamento tra i due moduli, l’astronauta Jerry Ross perse una coperta termica che avrebbe dovuto installare sul modulo Unity per isolare termicamente alcuni elementi metallici (perni) che erano stati utilizzati per ancorare il modulo stesso durante il trasporto nella stiva dello Shuttle.

La coperta termica (MLI) è realizzata in un materiale sintetico conosciuto con il nome commerciale di kapton. Il kapton può avere colori diversi a seconda del trattamento superficiale: per le coperte termiche è abbastanza comune un tipo che ha lo stesso aspetto della fotografia in questione, alluminata all’interno e nera (trattata con fibra di carbonio) all’esterno.

Gli astronauti della NASA hanno scattato in due minuti una sequenza fotografica dell’oggetto in movimento di cui fa parte la fotografia del presunto satellite Black Knight.

Con un’estensione piuttosto grande rispetto alla sua massa, i detriti avevano un basso coefficiente balistico.
La resistenza atmosferica lo avrebbe quindi rallentato rapidamente, facendolo tornare presto.