La scarsità d’acqua potrebbe non essere un problema grazie anche all’invenzione di un team di esperti della Monash University di Melbourne.
Gli scienziati australiani hanno sviluppato un sistema per rendere potabile l’acqua di mare.
Il tutto attraverso un filtro ad alta tecnologia e la luce diretta del sole in un processo che richiede meno di 30 minuti. Il filtro, spiegano gli esperti, è in grado di trasformare centinaia di litri di acqua potabile al giorno grazie ai raggi del sole, attraverso un processo efficiente dal punto di vista energetico ed economicamente sostenibile.
Il filtro MOF assorbe il sale dall’acqua senza consumare energia; una volta riempito di sale, viene posto alla luce diretta del sole per rigenerarsi, impiegando meno di quattro minuti prima di essere riutilizzato per dissalare l’acqua di mare.

Le strutture in Mof o metallo-organiche sono “spugne” realizzate a livello molecolare, composte da ioni metallici collegati tra loro da materiali organici.
Prodotte per la prima volta nel 1995 in California, le Mof hanno come proprietà principale una microporosità che permette di utilizzarle per separare alcune sostanze, come l’acqua o l’anidride carbonica, poiché agiscono come un “setaccio” che può dividere i vari componenti.
Questa microporosità cambia a seconda dei materiali che compongono il Mof e questo gli permette di filtrare molecole di diverso tipo, in modo che questi dispositivi possano essere utilizzati per purificare l’aria dalle sostanze tossiche.
Da questo si capisce perché questi dispositivi sono interessanti anche a livello industriale e perché è necessario produrre il Mof a costi sostenibili.
La costruzione del primo Mofs era già iniziata nel 2014, utilizzando lo zirconio come materiale di partenza. Poiché questo metallo è troppo costoso, gli studi hanno continuato a cercare di realizzare i “filtri” con materiali più convenienti.
Huanting Wang, esperto del dipartimento di ingegneria chimica dell’Università di Monash e principale autore dello studio, spiega come “la dissalazione rappresenti una possibile soluzione per risolvere la crisi sempre più grave del mondo, grazie alla quantità illimitata di acqua salmastra presente sul nostro pianeta”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che l’acqua potabile di buona qualità dovrebbe avere un solido disciolto totale (TDS) di <600 parti per milione (ppm).
Con il dispositivo progettato, i ricercatori hanno ottenuto acqua potabile da acqua salmastra con un livello di TDS <500 ppm in soli 30 minuti e sono stati in grado di rigenerare MOF in quattro minuti alla luce del sole.
Il MOF utilizzato per l’esperimento è stato chiamato PSP-MIL-53 e ha portato a 139,5 litri di acqua dolce per chilogrammo di MOF al giorno, con un basso consumo energetico. Questo è stato ottenuto desalinizzando 2.233 ppm di acqua da un fiume, un lago o una falda acquifera.
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